Parabola del tesoro nascosto
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- Parabola del tesoro nascosto
La parabola del tesoro nascosto è una delle parabole di Gesù, presente nel solo Vangelo secondo Matteo tra i vangeli canonici e nel Vangelo di Tommaso. Illustra il grande valore del regno dei Cieli e in Matteo precede immediatamente la parabola della perla che ha un tema simile.
La storia parte dal presupposto che qualcuno abbia sepolto un tesoro e poi sia morto. L'attuale proprietario del campo non è a conoscenza di questo tesoro. Chi lo trova è però un contadino, ma non lo può avere di diritto sino a quando non comprerà quel campo, o sarà costretto a dividerlo col proprietario per non incorrere in pene peggiori. Per un contadino la scoperta del tesoro rappresenta un sogno
La versione del Vangelo secondo Matteo (13, 44)

«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.»
Il detto del Vangelo di Tommaso (versetto 109)

Gesù disse, “Il regno del Padre è come una persona che aveva un tesoro nascosto nel suo campo ma non lo sapeva.
E quando morì lo lasciò a suo figlio. Il figlio non ne sapeva nulla neanche lui. Diventò proprietario del campo e lo vendette.
L’acquirente andò ad arare, scoprì il tesoro, e cominciò a prestare denaro a interesse a chi gli pareva.”
Cerchiamo il significato della parabola:
Gesù paragona il Regno dei Cieli a un tesoro nascosto sotto terra.
La reazione dell’uomo che lo trova non sembra la più virtuosa, perché nasconde ciò che ha trovato al padrone del campo e investe tutti i suoi beni nell'acquisto del terreno, rimanendo per di più proprietario del tesoro. Tuttavia, con l’ambiziosa reazione del personaggio della parabola, Gesù sottolinea per contrasto l’enorme valore che ha il Regno di Dio, un tesoro la cui scoperta dovrebbe colmarci di gioia e di un deciso desiderio di impossessarcene.
In realtà il tesoro del cristiano (o la perla preziosa alla quale si riferisce la parabola successiva) è Cristo stesso, che ci offre il suo amore e la sua amicizia; ecco perché vale la pena metterlo al primo posto nella gerarchia dei nostri affetti e dei nostri interessi.
San Josemaría spiegava in questi termini il significato della parabola: “Il tesoro. Immaginate la gioia immensa del fortunato scopritore. Sono finite le sue ristrettezze, le sue angustie. Vende tutto ciò che possiede e compra quel campo. Tutto il suo cuore è posto là, dove è nascosta la sua ricchezza”. E a questo punto il fondatore dell’Opus Dei aggiungeva: “Il nostro tesoro è Cristo; non dobbiamo esitare a buttare a mare tutto quello che è di intralcio per seguirlo. E la barca, libera infine dalla zavorra inutile, navigherà diritta fino al porto sicuro dell’Amore di Dio”.
Anche il Papa Francesco identificava il tesoro del campo con l’amore di Gesù: “Chi conosce Gesù, chi lo incontra personalmente, rimane affascinato, attratto da tanta bontà, tanta verità, tanta bellezza, e tutto in una grande umiltà e semplicità. Cercare Gesù, incontrare Gesù: questo è il grande tesoro!
Puoi cambiare effettivamente tipo di vita, oppure continuare a fare quello che facevi prima – chiarisce il Papa -, ma tu sei un altro, sei rinato: hai trovato ciò che dà senso, ciò che dà sapore, che dà luce a tutto, anche alle fatiche, anche alle sofferenze e anche alla morte”.
Gesù paragona poi il Regno dei Cieli a una rete che raccoglie ogni genere di pesci, che apre le sue braccia a tutti indistintamente. Alla fine tutti affrontano anche un esame, un giudizio, come quello che emettono i pescatori sui pesci in riva al mare per eliminare quelli che non sono buoni.
Questa parabola, pertanto, è una metafora della fine del mondo, del giudizio finale che precede il possesso definitivo del Regno da parte di coloro che lo hanno meritato durante la vita. Inoltre, la parabola della rete pigliatutto è in relazione con quelle precedenti del tesoro e della perla: proprio perché il Regno (l’amore di Cristo) è prezioso come un tesoro o una perla di grande purezza, anche per questo dovremo rendere conto di come lo abbiamo cercato e amato in questa vita